❤️ UN VIAGGIO ATTRAVERSO GLI OCCHI DI OSHO |
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PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO
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«La vera India è una ricerca nell'anima più recondita dell'uomo: non la geografia, non la storia politica, ma il viaggio interiore. Il viaggio della meditazione è la vera India. Mahavira, Buddha, Krishna, Cristo e Nanak rappresentano la vera India. E io porto l'eredità di tutti loro e molto di più.» Osho |
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| • 13 Febbraio: Italia-India
Partenza in serata da Milano-Malpensa. Una persona di fiducia sarà presente in aeroporto e farà sì che il gruppo si incontri e parta “insieme”. Pernottamento a bordo.
• 14 Febbraio: Delhi
Arrivo a Delhi nel pomeriggio. Marga, accompagnatrice e traduttrice per tutto il tour, riceverà il gruppo all’aeroporto. Trasferimento in hotel, cena tutti insieme e pernottamento.
• 15 Febbraio: Agra
Al mattino, partenza per Agra con pulmino privato. Durante il viaggio, di 4-5 ore, sosta lungo il fiume Yamuna, per il pranzo con street food locale. All’arrivo, visita al Taj Mahal e verso il tramonto visita ai Giardini Mehtab Bag, da dove potremo osservare il Taj Mahal che si riflette sul fiume Yamuna. |
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| «Parlo dell’arte, perché l'arte ha anche una dimensione religiosa...
Sarai sorpreso di sapere che il Taj Mahal è stato costruito secondo i principi sufi. Di questo la storia non parla, perché chi scrive la storia non comprende tali profondità, nemmeno ci prova. Pensano che sia solo un mausoleo che un imperatore ha costruito per la sua amata e la questione finisce lì. Ma non hanno mai considerato il fatto che l'imperatore avesse seguito i consigli dei grandi mistici sufi. Il Taj Mahal è un esempio meraviglioso di arte religiosa. Se lo guardi in uno stato particolare, con una sensazione particolare e da un'angolazione particolare, il Taj Mahal è un tempio, non una tomba. La questione è come lo guardi.
Se ti siedi e semplicemente guardi e osservi, improvvisamente il silenzio ti circonda, la pace discende su di te. La struttura stessa del Taj Mahal è legata al tuo essere più interiore; contemplandone la forma, qualcosa cambia dentro di te.» Osho |
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| • 16 Febbraio: Agra-Khajuraho
Al mattino, visita al Forte di Agra e dopo pranzo escursione alla “città fantasma” di Fatehpur Sikri. Cena presto e trasferimento alla stazione ferroviaria per prendere il treno notturno per Khajuraho. Pernottamento a bordo.
«Uno dei grandi imperatori dell'India, Akbar, fece costruire una nuova capitale, una capitale davvero bella che non fu mai abitata, perché morì. Era una città bellissima, Fatehpur Sikri, e avrebbe voluto andarci a vivere con i suoi saggi, poeti, cantanti e musicisti; era stanco del regno e della politica e voleva entrare in ritiro. Progettò la città con bellissimi palazzi e giardini, e l'ingresso da un ponte sul fiume, sull'altra sponda. Disse ai suoi saggi di trovare un bel messaggio da scrivere al cancello d’ingresso, sul ponte. Questa fu la frase prescelta: “La vita è un ponte: attraversalo, ma non costruire la tua casa su di esso”.»
Osho
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| • 17-20 Febbraio: Khajuraho Arrivo a Khajuraho al mattino presto del 17 e trasferimento in hotel. Dopo un po’ di relax andremo in sala di meditazione per la presentazione…
E qui inizierà il viaggio nel viaggio…
Quando Osho andava a Khajuraho, la sua guida era il giovane Ganga, allora solo un bambino, che lo faceva entrare nei templi a qualsiasi ora del giorno e della notte…. Ganga, conosciuto al giorno d’oggi come SwamiJi, vive ancora a Khajuraho e possiede uno dei migliori hotel del luogo, l’Harmony, dove alloggeremo, saremo accuditi dallo staff e assaporeremo la gustosa cucina locale. L’Harmony non è solo un albergo, ma anche un centro di meditazione che ospita ogni anno ritiri e campi di meditazione, e tutti i membri del personale conoscono Osho e la meditazione.
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A Ganga, durante le sue visite guidate, Osho rivelò molti dei significati nascosti di questi templi, facendogli sperimentare i punti energetici più forti, e lo introdusse agli insegnamenti del grande maestro Gorakh. Ganga oggi è molto anziano, ma ci accompagnerà in una visita ai templi e soprattutto in una meditazione guidata al Tempio delle 64 Yogini dove l'energia è particolarmente intensa. Ganga è un narratore meraviglioso e condividerà con noi le sue storie, il suo amore per Osho e alcuni degli insegnamenti da lui ricevuti.
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Nei giorni a Khajuraho non seguiremo un programma prestabilito, ma ci lasceremo andare al flusso degli eventi, godendoci la magia dell’India e della meravigliosa energia del luogo. Avremo del tempo a disposizione per meditare con tranquillità nei templi tantrici, di trovarci insieme al gruppo per condividere le nostre esperienze, esteriori e interiori, andremo in visita ai templi giainisti, avremo modo di partecipare a dei semplici rituali del luogo e di fare compere nei negozi tipici.
E per concludere il soggiorno in bellezza e celebrazione, il 20 di Febbraio faremo un campo di meditazione di Osho nella sala-med dell’Harmony. |
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| «E a parte Khajuraho non ho mai visto niente che si potesse definire perfetto, nemmeno il Taj Mahal. Il Taj Mahal ha i suoi difetti, ma Khajuraho non ne ha. Khajuraho esprime tutta la filosofia e la psicologia dell'Uomo Nuovo.
Ho esaminato tutti i tipi di scultura che esistevano ed esistono al mondo, ma la bellezza delle sculture di Khajuraho è semplicemente sovrumana, così egregia che non si può credere che le cose possano essere rese così perfette e così belle.» Osho
• 21 Febbraio: Khajuraho-Bhedaghat
Al mattino, partenza per Bhedaghat con pulmino privato. Pranzo durante il viaggio, che durerà circa 5-6 ore. All’arrivo all’Hotel River View saremo ricevuti da Swami Anil, sannyasin e proprietario dell’hotel, che sarà il nostro riferimento e guida per i giorni a venire. Potremo fare un giro per il bellissimo villaggio e cominciare ad ambientarci e goderci la bellissima vista sul fiume dell’albergo. |
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• 22-26 Febbraio: Bhedaghat, Jabalpur, Kuchwada, Gadarwara
Bhedaghat è un posto magico e meraviglioso sul fiume Narmada, a circa 20 km da Jabalpur, dove si possono ammirare scenari suggestivi, come le famose Marble Rocks che costeggiano altissime il fiume e le sue grandi Cascate. Sono luoghi che Osho ha visitato e che ha descritto nei suoi discorsi. Noi li esploreremo ampiamente e saranno anche luoghi in cui meditare… Faremo anche due escursioni in barca in un tratto tranquillo del fiume, circondati dalle meravigliose scogliere, una delle quali notturna, durante la Luna Piena del 24 Febbraio… Visiteremo anche dei bellissimi templi e parteciperemo a una cerimonia sulla riva del fiume. Se saremo fortunati avremo il privilegio di incontrare degli amici speciali… Anche qui ci affideremo al flusso delle cose e all’ospitalità di Anil e del suo staff…
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«Ho vissuto quasi vent'anni a Jabalpur, in India. Vicino si trova uno dei posti più belli del mondo. Per alcuni chilometri, il bellissimo fiume Narmada scorre ininterrottamente tra due scogliere di marmo... Oltre 4 chilometri di puro marmo bianco su entrambi i lati, come alte montagne. E il fiume è profondo...» Osho |
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| Bhedaghat sarà anche il nostro campo base per tre importanti escursioni:
Jabalpur: Nel cuore della città visiteremo l’albero Maulshree nel Parco Bhanvar Tal dove Osho si è illuminato all’età di 21 anni. Successivamente andremo in visita all’Università dove Osho insegnava filosofia e dove si trova ancora la sedia destinata a lui in sala professori e il registro dei numerosi libri che prendeva in prestito alla biblioteca. Più tardi ci recheremo al Centro di Osho Amritdham Devtal Ashram dove faremo merenda e partecipare alla meditazione Osho Kundalini.
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Kuchwada: È il villaggio natale di Osho, in cui visse i suoi primi 7 anni, insieme ai nonni materni. Alcuni anni fa, Swami Satya Tirth Bharti e un gruppo di sannyasin giapponesi hanno acquistato la casa natale di Osho e l’hanno riportata al suo stato originale. Visiteremo la casa e il villaggio, scoprendo una zona dell’India ancora antica e immutata, impossibile da trovare nei normali itinerari turistici.
Gadarwara: Dopo la morte del nonno, Osho si trasferì con sua nonna a Gadarwara, dove vivevano i suoi genitori. Qui visiteremo la sua scuola, la biblioteca e il negozio di stoffe che apparteneva ai suoi genitori e che ora appartiene a un suo parente. Andremo a vedere anche il ponte ferroviario da dove Osho fece un suo famoso tuffo nel fiume. Swami Narendra Bodhisattva e Ma Amrit Mukti, due vecchi sannyasin, hanno fondato a Gadarwara, vicino al fiume Narmada, un Centro di Osho nel luogo in cui Osho ebbe un satori all'età di 14 anni. Lo visiteremo e probabilmente alloggeremo lì per una notte se faremo troppo tardi per tornare a Bhedaghat.
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«Il mio luogo natìo, Kuchwada, era un villaggio senza stazione ferroviaria e senza ufficio postale. Aveva delle piccole colline, anzi delle rocce, un bel lago e qualche capanna, capanne di paglia! L'unica casa di mattoni era quella in cui sono nato e anche quella non era proprio una casa. Era solo una casetta.
La rivedo ancora e potrei descriverne ogni dettaglio... E più che la casa o il villaggio, ricordo le persone. Ho incontrato milioni di persone, ma la gente di quel villaggio era più innocente di qualsiasi altra, perché era molto primitiva. Ripenso spesso al piccolo villaggio dove sono nato. Perché l'esistenza abbia scelto proprio quel piccolo villaggio è inspiegabile, ma è come deve essere.
Il villaggio era bellissimo. Ho viaggiato in lungo e in largo, ma non ho mai incontrato la stessa bellezza. |
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"Gadarwara" è un nome strano. Avrei voluto evitarlo, ma prima o poi doveva succedere comunque, in un modo o nell'altro, quindi è meglio farla finita. Significa "il villaggio del pastore". È molto strano, perché il luogo del Kashmir dove è sepolto Gesù si chiama Pahalgam, che significa "il villaggio del pastore". Nel caso di Pahalgam è comprensibile, ma perché il mio villaggio? Non vi ho mai visto pecore né pastori! Perché si chiama "il villaggio del pastore"?
Me lo sono sempre chiesto e quando sono andato alla tomba di Gesù a Pahalgam, in Kashmir, la domanda è diventata ancora più pertinente.
Stranamente, Pahalgam ha quasi la stessa struttura del mio villaggio. Potrebbe essere solo una coincidenza. Quando non riesci a capire qualcosa, dici: "Forse è una coincidenza", ma io non sono certo il tipo di uomo che la fa così facile. Ho esaminato la questione fin dove potevo a quel tempo e ora posso indagare fin dove voglio. Gesù si recò anche a Gadarwara…» Osho |
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| • 27 Febbraio: Jabalpur-Delhi
Ultimo giorno a Bhedaghat, per salutare le persone e i luoghi che ci hanno accolto e accudito… Nel pomeriggio ci recheremo all’aeroporto per il volo interno verso Delhi e la nostra ultima notte in India.
• 28 Febbraio: India-Italia In mattinata trasferimento all'aeroporto internazionale per prendere il volo di rientro in Italia. |
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