IL VIAGGIO PIÙ AVVENTUROSO DEL MONDO
QUELLO NON SOLO FUORI
MA SOPRATTUTTO DENTRO DI TE

dal 13 al 28 febbraio 2024

OSHOexperience – in collaborazione con Compagnia del Mar Rosso e Viaggindia Tours & Travels Pvt. Ltd. – ti dà l’opportunità di partecipare a un viaggio nell'India di Osho organizzato con esperienza e cura.

Dopo "Viaggio in un’infanzia dorata", in cui 16 italiani, nel Febbraio 2015, si sono avventurati nel cuore del Madhya Pradesh, India, a ripercorrere momenti salienti della vita di Osho, seguendo la traccia di "Bagliori di un’infanzia dorata", l’autobiografia di Osho edita da Mediterranee, ecco il nuovo Tour "India amore mio", che ne ripercorre le tappe principali, incluso il villaggio natale di Osho e i luoghi in cui ha vissuto e studiato da ragazzo, ma con alcune novità, tra cui un campo di meditazione di un intero giorno a Khajuraho, la meravigliosa terra dei templi tantrici...

«L’India non appartiene solo alla geografia o alla storia. Non è solo una nazione, un paese, un semplice pezzo di terra. È qualcosa di più: è una metafora, è una poesia, è qualcosa di invisibile ma di molto tangibile. Vibra con campi energetici particolari che nessun’altra nazione può rivendicare.» OSHO

La bella testimonianza di Prem Nurýa, che ha partecipato all’edizione del 2015:

“Sono trascorsi quasi dieci anni da quella fantastica esperienza che è stata il Viaggio in un'infanzia dorata. Non si trattava solo di andare a visitare i luoghi dove Osho ha vissuto, ma di entrarci dentro totalmente proprio per farne esperienza, per vivere in prima persona quelle sensazioni che già l'omonimo libro trasmette.

In più, l'incontro con persone che hanno avuto la possibilità di vivere il proprio quotidiano con Osho; da qui aneddoti, racconti, ricordi... ma, soprattutto, il percepire cosa possa fare il vivere vicini a un maestro illuminato.

Ricordo ancora gli sguardi penetranti di alcune di queste persone, ne ricordo la calda accoglienza in un ambiente dove, fuori, era facile venir osservati come i "diversi", quelli da fotografare, quelli da incontrare, da toccare, perché lì eravamo noi gli esotici...

Un'umanità a tutto tondo, accogliente, sapida, ricca di sapore come i cibi che mangiavamo, colorata come i sari che continuamente vedevamo, calda e dolce come il masala chai che a più riprese bevevamo.

Ecco, scrivendo queste righe, nemmeno un giorno è passato: mi risento lì, attorniato da tutto quel continuo stupore, da quell'incredibile anelito a voler andare avanti.” Nurýa

 

«La prima volta che sono andato a Khajuraho è stato solo perché mia nonna mi assillava affinché ci andassi, ma da allora ci sono tornato centinaia di volte. Non c'è nessun altro posto al mondo in cui sono stato così tante volte. Il motivo è semplice: non è possibile esaurirne l'esperienza. È inesauribile. Più sai, più vuoi sapere. Ogni dettaglio dei templi di Khajuraho è un mistero. Ci sono voluti centinaia di anni e migliaia di artisti per dare vita a ogni singolo tempio. E a parte Khajuraho, non ho mai visto niente altro che si possa definire perfetto, nemmeno il Taj Mahal... Khajuraho esprime tutta la filosofia e la psicologia dell'Uomo Nuovo.»

OSHO, da: Bagliori di un’infanzia dorata, Edizioni Mediterranee

 

 

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